Il ferro svolge importanti funzioni cellulari come la costruzione di:
-emoglobina, essenziale per il trasporto di ossigeno nel sangue
-mioglobina, localizzata nel muscolo per essere pronta a cedere l’ossigeno in caso di sforzo muscolare (occhio ricordiamoci che anche il cuore è un muscolo!)
-importanti enzimi
-mielina etc.
Quindi da qui si può dedurre quanto sia essenziale per la vita e per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Però il nostro organismo è una macchina perfetta per cui è pronto a assorbirne di più qualora ci sia un difetto e al contrario ha imparato a proteggersi davanti ad un eccesso, ricordandoci che un eccesso è grave(in quanto tossico) quanto un difetto di esso e quindi non è da sottovalutare.
Il ferro per essere assorbito deve legarsi al fattore intrinseco che è presente nello stomaco, ma il fattore intrinseco se non c’è un pH sufficientemente basso, non riuscirà a svolgere la sua funzione; dopo di che passa nel duodeno e digiuno e a questo livello viene assorbito.
Un difetto mette in moto il nostro organismo aumentando i recettori che captano e assorbono il ferro e farà la stessa cosa quando ci troviamo davanti ad un eccesso.
Ma quali sono i soggetti più predisposti ad una carenza di ferro?
I soggetti più predisposti, sono sono coloro che:
– hanno subito interventi o resezioni intestinali soprattutto a livello duodenale e digiunale o con problemi di malassorbimento; oppure in coloro che assumono antiacidi o in casi di ipocloridria gastrica
– hanno un aumentato fabbisogno come le donne in gravidanza
– sono vegetariani o vegani, poiché il ferro contenuto nei vegetali non è cosi biodisponibile, infatti basti pensare che il suo assorbimento è pari al 2-13%, mentre al contrario il ferro contenuto nella carne essendo ferro eme viene assorbito per il 25%.
Il ferro è contenuto in una discreta quantità in questi alimenti: frattaglie, cacao, bresaola, prosciutto, piselli, lenticchie,radicchio verde, fagioli, asparagi, indivia, belga, manzo, petto di tacchino, carne di cavallo, carne di pollo, uovo, mandorle, noci.
Per contrastare il ridotto assorbimento di ferro bisognerebbe:
-ridurre la quantità di fibre poiché ne riducono l’assorbimento assieme ai fitati (contenuti nei cereali integrali, legumi secchi, thè e caffè) e il calcio(latte e derivati)
-assumere in contemporanea la vit. C e aceto in modo tale da aumentare l’acidità gastrica.
Attenzioni alle carenze che causano: la malattia sideropenica e poi successiva anemia sideropenica, ma bisogna stare ancora più attenti se c’è un accumulo di questo minerale poiché esso potrebbe provocare seri danni, in quanto verrà depositato al livello epatico e nei causi estremi portare alla morte a causa della sua tossicità.
I sintomi che riscontriamo sono: l’astenia, aumento della sete, pallore del viso, mancamenti.
Alcuni esami utili per valutare una carenza o un eccesso sono:
-Ferritina
-Transferrina
-Sideremia
-Emocromo
In ogni caso il vostro medico sarà sicuramente pronto a riconoscere le cause e gestire il problema con una giusta terapia farmacologica qualora ce ne fosse bisogno.
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