Cosa ne pensate se vi dicessi che abbiamo dentro il nostro intestino un numero tale di batteri che se si contasse il loro DNA e si paragonasse con il nostro esso lo supererebbe di gran lunga?
Ebbene si per questo motivo negli ultimi tempi viene molto studiato, perché tutto questo materiale genetico fa si che vengano prodotte sostanze che influenzano il nostro organismo.
Senza addentrarci troppo nella terminologia scientifica:
– materiale genetico dei batteri è chiamato: MICROBIOMA
-insieme dei batteri presenti è chiamato: MICROBIOTA
Ho scritto non a caso, l’insieme dei batteri, poiché all’interno del nostro intestino(e non solo) ci sono numerose famiglie di batteri e ognuna di queste svolge una fondamentale attività di equilibrio, queste specie batteriche possono essere distinte in “ceppi buoni” e “ceppi cattivi”, entrambi devono coesistere ma se quelli “cattivi” prevalgono su quelli buoni si va incontro ad un buona probabilità di contrarre malattie.
La salute del microbiota è lo specchio della nostra alimentazione, in quanto essa è capace di modificare la prevalenza di una famiglia rispetto ad un’altra.
In tutto ciò noi nasciamo con un enterotipo ovvero con una predisposizione ad avere un ceppo più preponderante rispetto ad un altro, viene determinato principalmente da come siamo nati, se con parto naturale o cesareo, perche nei due tipi di vie siamo venuti in contatto con ceppi differenti, chiaramente anche l’ambiente più o meno salubre che ci circonda influisce.
Quando la percentuale e il rapporto di batteri GRAM positivi e GRAM negativi varia rispetto alla fisiologia, questo meccanismo viene chiamato disbiosi.
Quando parliamo quindi di mal funzionamento di questo sistema si parla di disbiosi, che si suddivide in tre tipi:
-Fermentativa
-Putrefattiva
-Deficit
Cosa fanno questi ceppi batterici nel nostro organismo?!
Essi producono delle molecole che mandano messaggi di segnale al nostro cervello quindi influenzano buona parte dei nostri pensieri , bisogni e influenzano notevolmente il sovrappeso e l’obesità.
Questo si è potuto dedurre per via di diversi esperimenti uno dei più significativi è stato fatto su dei topo e si è visto che prendendo 2 gruppi di topi e dando alimentazioni differenti :
-1° gruppo mangiava in maniera non salutare ed è ingrassato
-2° gruppo mangiava in maniera salutare à non è ingrassato
Poi hanno messo il microbiota del gruppo 1 nel gruppo due e viceversa, scambiandoli, come risultato hanno visto un cambiamento di rotta ovvero che il gruppo 1 che mangiava male dopo il trapianto di microbiota è diventato magro e quelli magri sono ingrassati.
Nell’intestino viene definito anche per questa ragione il nostro secondo cervello intanto perché è molto innervato in quanto contiene un sistema nervoso enterico(autonomo) e inoltre dentro l’intestino è presente la serotonina , e fin qui nulla di strano, ma stupisce il fatto che essa sia maggiore in questa sede piuttosto che nel cervello.
Assume una denominazione così importante(secondo cervello) anche perché manda dei messaggi chiari al sistema nervoso centrale in quanto la produzione di sostanze da parte di questi microorganismi va a determinare la buona o cattiva funzionalità delle cellule intestinali(enterociti), in quanto se sono in buona salute produrranno dei segnali che favoriranno la sensazione di sazietà al contrario se le cellule del nostro intestino non sono nutrite nel modo giusto esse produrranno segnali chimici opposti.
Ora entrando più nello specifico, identifichiamo i ceppi batterici più importanti, per capire al meglio il discorso, i due ceppi principali di cui parleremo sono i:
-Firmicuti (Gram +)
-Prevotella (Gram-)
I Firmicuti aumentano al massimo la capacità di estrapolare le energie da ogni alimento diminuendo la quantità di materie di scarto che poi verranno espulse come feci. Questo tipo di ceppo batterico si sviluppa nei soggetti obesi.
Al contrario i Gram – (prevotella) si è visto essere presente in un alimentazione di tipo vegano e produce la biotina (vitamina H)
Lo sapevi che il microbiota varia in base anche allo stress?!
La predisposizione di cui abbiamo parlato prima non ci condizionerà per tutta la vita perché con le scelte alimentari giornaliere possiamo modificarlo e per farlo bastano tre giorni.
Ciao alla prossima!
REFERENCE:
Ley RE. Gut microbiota in 2015: Prevotella in the gut: choose carefully. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2015; 13(2):69-70.
Kovatcheva-Datchary P, Nilsson A, Akrami R, et al. Dietary fiber-induced improvement in glucose metabolism is associated with increased abundance of Prevotella. Cell Metab. 2015; 22(6):971-82.